PRIVACY: IL DIRITTO ALL’OBLIO POTENZIATO

by Vittoria Investigazioni
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Il diritto all’oblio potenziato è un concetto attinente al diritto alla privacy:

nello specifico è il diritto di richiedere la rimozione di informazioni obsolete o false che la riguardano e che sono presenti su Internet.

Si tratta di una forma di protezione della privacy online che mira a garantire che le informazioni su una persona siano accurate e non ledano la sua reputazione

Il legislatore ha previsto il diritto all’oblio potenziato in risposta al fenomeno dell’eccessiva diffusione di informazioni online. L’eccessiva informazione ha reso difficile agli interessati controllare ciò che viene pubblicato su di loro: ciò può avere conseguenze negative sulla vita privata e professionale. Il diritto all’oblio potenziato rientra nell’ambito del diritto alla tutela della vita privata previsto dall’articolo 8 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo.

In Italia, la Corte di Cassazione ha riconosciuto il diritto all’oblio potenziato nella sentenza n. 5525 del 2012:

ora gli editori di quotidiani online che memorizzano nel proprio archivio storico notizie di cronaca, devono evitare che possa essere leso il diritto all’oblio attraverso la diffusione di fatti anche remoti.

(Corte di Cassazione, sez. III Civile, sentenza 05.04.2012, n. 5525)

La precedente normativa italiana sul diritto all’oblio

Inoltre, il diritto all’oblio potenziato è tutelato dal decreto legislativo n. 196 del 2003 (Codice della Privacy), aggiornato dalla legge n. 160 del 2019 e da altre normative.

Il diritto all’oblio potenziato è parte della tutela della privacy personale. Foto di Pixabay.com

La Corte europea dei diritti dell’uomo ha già precedentemente affermato che il diritto all’oblio rientra nell’ambito del diritto alla tutela della vita privata previsto dall’articolo 8 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo.

(Sentenza del 26 giugno 2018 la Corte europea dei diritti dell’uomo: il diritto all’oblio rientra nell’ambito del diritto alla tutela della vita privata).

Il diritto all’oblio potenziato rientra nell’ambito del diritto alla privacy e propriamente nel diritto alla tutela della vita privata previsto dall’articolo 8 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo

La riforma Cartabia del 2017 è una riforma del diritto penale italiano che ha introdotto alcune modifiche al diritto all’oblio potenziato. Secondo questa riforma, il diritto all’oblio potenziato prevale sul diritto all’informazione e, in particolare, sul diritto di cronaca. Questo diritto è rivolto soprattutto ai personaggi noti, come gli esponenti politici e vips. Ma può coinvolgere anche comuni cittadini che finiscono in vicende giudiziarie clamorose e virali.

Con la riforma Cartabia stabilisce un limite di tre giorni dalla conclusione favorevole di un processo o di un procedimento penale. Al termine di questo tempo, la persona interessata può chiedere ed ottenere un provvedimento di deindicizzazione (ovvero la rimozione dei riferimenti ai suoi dati personali) dalla cancelleria del giudice che ha emesso la sentenza. Tuttavia, è importante notare che il diritto all’oblio potenziato previsto dalla riforma Cartabia non è assoluto. Infatti, deve essere bilanciato con il diritto alla libertà di espressione, che è garantito dall’articolo 10 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo.

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